Sistemi di impregnazione
Caratteristiche tecniche
L’impianto si compone:
- N.1 Autoclave collaudata dalla ANCC a 6 atm. di pressione. Coperchio a chiusura tipo “ghigliottina” con n.3 anelli di tenuta. L’anello inferiore è interamente in acciaio inox; il coperchio è sostenuto durante la rotazione da una monorotaia con carrellini su cuscinetti a sfera, sullo stesso coperchio sono stati applicati n.2 oblò per il controllo interno illuminato da una lampada a 24 volt.
- N.1 pompa rotativa a vuoto elevato, qualora la si richieda anche ad alto vuoto spinto di mm. Hg759,5.
- N.2 vasche in lamiera di ferro, delle dimensioni in base all’impianto e alla capacità dell’autoclave. Servono per il lavaggio dei particolari impregnati, di cui una completa di scambiatore di calore per il riscaldamento dell’acqua e dispositivo per l’effervescenza della stessa.
- N. 1 cisterna in ferro della capacità che richiede l’impianto, serve come deposito del materiale impregnante.
- N. 6 cesti in ferro di forma cilindrica con rete striata liscia per i particolari getti o meglio materiale da impregnare.
- N.1 Paranco elettrico a catena con translatore elettrico e pulsanteria speciale a bassa tensione, tipo rinforzato e a tenutastagna, serve per lo spostamento dei materiali in lavorazione.
- N. 1 Pistone pneumatico funzionamento a doppio effetto completo di elettrovalvola-temporizzatore e altro materiale per il funzionamento, detto pistone serve per aiutare e semplificare il lavaggio dei particolari impregnati.
- N. 1 Carroponte in ferro completo di cavallette-telaio, ecc e una trave “ipe” per lo scorrimento del paranco.
- N. 1 Quadro elettronico per il funzionamento dell’attrezzatura sopra descritta.
- N. 1 Caldaia per il riscaldamento dell’acqua.
Come funziona
Gli elementi da impregnare vengono introdotti a secco nell’autoclave, realizzata con chiusura a ghigliottina azionabile con il solo utilizzo dell’aria.
All’interno viene poi creato il vuoto quasi assoluto, così da aprire al massimo la porosità degli elementi.
Successivamente viene richiamato dal serbatoio di stoccaggio il prodotto impregnante specifico e, una volta sommerse tutte le parti metalliche presenti, si provvede a creare una pressiona interna di circa 5 atmosfere.
Dopo alcuni minuti di trattamento anti-porosità, si fa defluire l’impregnante (recuperandolo totalmente), si apre l’autoclave, si preleva il metallo e lo si sottopone infine a un doppio lavaggio, il primo di acqua fredda ed il secondo di acqua calda con sbattimento ed effervescenza.